Consiglio della Nobiltà del Principato di Mesolcina e del Ducato di Alvito e Stati Annessi


COLLEGIO ARALDICO
del
PRINCIPATO DI MESOLCINA, DEL DUCADO D'ALVITO E STATI ANNESSI,
della Sovrana Principesca e Ducale Casa di Trivulzio-Galli,
e delle Ordeni Dinastici della Casa Principesca e Ducale
+Divisione Araldica+
Privilegio di Concessione di Lettera d'Arme registrato con il Numero 0208/2026 in data 3 Gennaio 2026.
Sua Altezza Serenissima il Principe D. Andrea III Gonzaga Trivulzio Galli, Per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario, Custode della Fede, Principe e Duca di Mesolcina, Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg, Principe di Mesocco e del Sacro Romano Impero, Duca di Alvito, Conte-Duca di Atina, ecc.,
Capo della Sovrana Casa di Mesolcina, Gran Maestro degli Ordini Dinastici,
Rende noto a tutti coloro che vedranno il presente Privilegio di Lettera d'Arme che il Consiglio della Nobiltà della Serenissima Casa Principesca e Ducale di Mesolcina e Alvito, per mezzo del suo Collegio Araldico, in base alla Legislazione Nobiliare dell’antico Principato di Mesolcina, promulgata dalle Loro Altezze Serenissime i Principi di Mesolcina e Duchi di Alvito, riconosce al Signor Francisco SCARPA Filho, III Conte di Scarpa, Cavaliere di Gran Croce del Molto Onorevole Ordine Principesco e Dinastico di San Teodoro Martire, figlio del Signor Francisco SCARPA, II Conte di Scarpa e della Signora Diamantina MCCLELLAND, il diritto d’uso dello stemma d’arme di natura gentilizia concesso di Afonso V Re d'Aragona e di Sardegna, in favore di Gantino SCARPA, con Diploma del 31 agosto 1439 in cui viene concesso a lui e ai suoi discendenti la Generosità e il Cavalierato, secondo quanto deliberato in seduta del 03 Gennaio 2026 e annotato sotto il Registro n. 0208/2026.
Le presenti armi si compongono di:
Articolo 1º
COTTA D'ARME:
D’azzurro, calzato d'argento, mattonato del primo; l'azzurro carico di un albero al naturale nodrito nella pianura di verde.
ORNAMENTI ESTERNI DELLO STEMMA:
Lo scudo è timbrato da una coronetta di Conte Palatino Papalino, la quale è sormontata un'elmo d’argento, ornato e grigliato d’oro, foderato di rosso, con catene distintive di Nobiltà d’oro pendenti da rubini; ciascun elmo cimato da una coronetta di Conte del Principato di Mesolcina. Intorno allo scudo, la fascia di Cavaliere di Gran Croce dell'Onorevolissimo Ordine Principesco e Dinastico di San Teodoro Martire.
CIMIERO:
Un albero al naturale.
Lambrecchini d’oro e d'azzuro.
MOTTO:
Sotto lo scudo, un cartiglio d’argento il rovescio d'azzurro, la scritta in lettere maiuscole latine di nero: NULLA VESTIGIA RETRORSUM.

Articolo 2º
Le presenti Armi qui certificate potranno essere portate dal loro titolare, scolpite, dipinte, ricamate, incise, stampate, forgiate: sui suoi sigilli, anelli, timbri, palazzi, dimore, cappelle, oratori, sepolcri, carrozze e altri veicoli, e in tutti gli altri luoghi in cui è d’uso consueto, senza che per ciò subiscano alcuna restrizione da parte dei futuri Re d’Arme di questa Casa Principesca.
Sua Altezza Sereníssima il Principe
D. Andrea III Gian Giacomo GONZAGA TRIVULZIO GALLI
XVIII Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg
XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero
XXI Duca d'Alvito, XX Conte-Duca d'Atina, XXV Marchese di Melzo, ecc.
Capo della Principesca e Ducale Casa
