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COLLEGIO ARALDICO 
del
PRINCIPATO DI MESOLCINA, DEL DUCADO D'ALVITO E STATI ANNESSI,
della  Sovrana Principesca e Ducale Casa di Trivulzio-Galli,
e delle Ordeni Dinastici della Casa Principesca e Ducale
+Divisione Araldica+

Privilegio di Concessione di Lettera d'Arme registrato con il Numero 0150/2021 in data 5 Aprile 2021.

Sua Altezza Serenissima il Principe D. Andrea III Gonzaga Trivulzio Galli, Per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario, Custode della Fede, Principe e Duca di Mesolcina, Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg, Principe di Mesocco e del Sacro Romano Impero, Duca di Alvito, Conte-Duca di Atina, ecc.,

Capo della Sovrana Casa di Mesolcina, Gran Maestro degli Ordini Dinastici,

 

Rende noto a tutti coloro che vedranno il presente Privilegio di Lettera d'Arme che il Consiglio della Nobiltà della Serenissima Casa Principesca e Ducale di Mesolcina e Alvito, per mezzo del suo Collegio Araldico, in base alla Legislazione Nobiliare dell’antico Principato di Mesolcina, promulgata dalle Loro Altezze Serenissime i Principi di Mesolcina e Duchi di Alvito, riconosce al Signore Don Guilhermo MONTELLS Y CARMONA, IV Barone di Montells, figlio del Signore Don Rafael MONTELLS Y PAJARES, II Visconte di Portadei, III Barone di Montells, e della Signora Ana CARMONA Y MUÑOZ, il diritto d’uso di un proprio stemma d’arme di natura gentilizia, secondo quanto deliberato in seduta del 5 Aprile 2021 e annotato sotto il Registro n. 0150/2021. 

Le presenti armi si compongono di:​

Articolo 1º

COTTA D'ARME:

Scudo d'oro seminato di cuori di rosso, caricato da una Coccatrice di verde affrontata col capo rivolto a destra, avente sul petto uno scudetto di rosso, caricato di un monte aguzzo d’argento, fiammeggiante d’azzurro nel centro, cimato da un giglio pure d’argento; un lambelo di tre pendenti di verde in cappo. 

 

ORNAMENTI ESTERNI DELLO STEMMA:

Lo scudo è timbrato da una corona di Barone del Principato di Mesolcina, la quale è sormontata da un'elmo d'argento, ornato e grigliato d'oro, foderato di rosso, con catena distintiva di Nobiltà d'oro pendenti da rubini; l'elmo cimato da una corona di Visconte del Principato.

CIMIERO:

Sul elmo, timbrato con la corona di Visconte del Principato di Mesolcina, due braccia vestite d’azzurro, moventi dai fianchi dello elmo, le mani di carnagione, tenenti un giglio d’argento.

 

Lambrecchini d'oro e di verde.

SOSTENENTI:

Lo scudo é sostenuto da due mostri detto "Montells", Bestia araldica immaginaria, avente la parte anteriore d’una iena (o cane selvaggio) al naturale, con muso ringhiante, denti visibili, linguata di rosso; le zampe anteriori terminano con zoccoli ben visibili; la parte posteriore si tramuta in una grande conchiglia spiralata di chiocciola, d’argento (o al naturale), che sostituisce la coda e il treno. 

 

Lo scudo e i sostegni sono su onde di mare, d'argento e d'azzurro.

MOTTO: 

Sotto lo scudo, un cartiglio d'argento, la scritta in lettere maiuscole latine di nero: DELECTUS EX OMNIBUS.

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Articolo 2º

Le presenti Armi qui certificate potranno essere portate dal loro titolare, scolpite, dipinte, ricamate, incise, stampate, forgiate: sui suoi sigilli, anelli, timbri, palazzi, dimore, cappelle, oratori, sepolcri, carrozze e altri veicoli, e in tutti gli altri luoghi in cui è d’uso consueto, senza che per ciò subiscano alcuna restrizione da parte dei futuri Re d’Arme di questa Casa Principesca.

Stemma Principe di Mesolcina

Sua Altezza Sereníssima il Principe

D. Andrea III Gian Giacomo GONZAGA TRIVULZIO GALLI

XVIII Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg

XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero

XXI Duca d'Alvito, XX Conte-Duca d'Atina, XXV Marchese di Melzo, ecc.

Capo della Principesca e Ducale Casa 

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