Consiglio della Nobiltà del Principato di Mesolcina e del Ducato di Alvito e Stati Annessi


COLLEGIO ARALDICO
del
PRINCIPATO DI MESOLCINA, DEL DUCADO D'ALVITO E STATI ANNESSI,
della Sovrana Principesca e Ducale Casa di Trivulzio-Galli,
e delle Ordeni Dinastici della Casa Principesca e Ducale
+Divisione Araldica+
Privilegio di Concessione di Lettera d'Arme registrato con il Numero 0198/2025 in data 22 Luglio de 2025.
Sua Altezza Serenissima il Principe D. Andrea III Gonzaga Trivulzio Galli, Per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario, Custode della Fede, Principe e Duca di Mesolcina, Principe di Mesocco e del Sacro Romano Impero, Duca di Alvito, Conte-Duca di Atina, ecc., Capo della Sovrana Casa di Mesolcina, Gran Maestro degli Ordini Dinastici,
Rende noto a tutti coloro che vedranno il presente Privilegio di Lettera d'Arme che il Consiglio della Nobiltà della Serenissima Casa Principesca e Ducale di Mesolcina e Alvito, per mezzo del suo Collegio Araldico, in base alla Legislazione Nobiliare dell’antico Principato di Mesolcina, promulgata dalle Loro Altezze Serenissime i Principi di Mesolcina e Duchi di Alvito, riconosce al Signor Arthur XENOFONTE Membro dell'Ordine Dinastico di San Teodoro Martire, figlio del Signor José Arthur F. XENOFONTE e della Signora Maria Vângela N. F. XENOFONTE, il diritto d’uso di un proprio stemma d’arme di carattere personale, ad personam, secondo quanto deliberato in seduta del 22 Luglio 2025 e annotato sotto il Registro n. 0198/2025.
Le presenti armi si compongono di:
Articolo 1º
COTTA D'ARME:
D’argento, alla croce di Sant’Andrea, accompagnata da quattro triscele galiziane rivolte a sinistra, rinchiuse in anelli, il tutto d’azzurro.
ORNAMENTI ESTERNI DELLO STEMMA:
Pendente dallo scudo, la decorazione di Membro dell’Ordine Dinastico di San Teodoro Martire.
Sopra lo scudo, un elmo d’acciaio foderato di rosso; su di esso, il cimiero, consistente in una testa e parte del dorso di cavallo d’argento, linguata di rosso e con criniera d’azzurro.
Lambrecchini e cercine d’argento e d’azzurro.
MOTTO:
Sotto lo scudo, un cartiglio d’argento, recante il motto SCIO UNDE VENI ET QUO VADO, scritto in maiuscole latine di nero.

Articolo 2º
Le presenti Armi qui certificate potranno essere portate dal loro titolare, scolpite, dipinte, ricamate, incise, stampate, forgiate: sui suoi sigilli, anelli, timbri, palazzi, dimore, cappelle, oratori, sepolcri, carrozze e altri veicoli, e in tutti gli altri luoghi in cui è d’uso consueto, senza che per ciò subiscano alcuna restrizione da parte dei futuri Re d’Arme di questa Casa Principesca.

Sua Altezza Sereníssima il Principe
D. Andrea III Gian Giacomo GONZAGA TRIVULZIO GALLI
XVIII Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg
XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero
XXI Duca d'Alvito, XX Conte-Duca d'Atina, XXV Marchese di Melzo, ecc.
Capo della Principesca e Ducale Casa