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COLLEGIO ARALDICO 
del
PRINCIPATO DI MESOLCINA, DEL DUCADO D'ALVITO E STATI ANNESSI,
della  Sovrana Principesca e Ducale Casa di Trivulzio-Galli,
e delle Ordeni Dinastici della Casa Principesca e Ducale
+Divisione Araldica+

Privilegio di Concessione di Lettera d'Arme registrato con il Numero 0202/2025 in data 3 Settembre 2025.

Sua Altezza Serenissima il Principe D. Andrea III Gonzaga Trivulzio Galli, Per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario, Custode della Fede, Principe e Duca di Mesolcina, Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg, Principe di Mesocco e del Sacro Romano Impero, Duca di Alvito, Conte-Duca di Atina, ecc.,

Capo della Sovrana Casa di Mesolcina, Gran Maestro degli Ordini Dinastici,

 

Rende noto a tutti coloro che vedranno il presente Privilegio di Lettera d'Arme che il Consiglio della Nobiltà della Serenissima Casa Principesca e Ducale di Mesolcina e Alvito, per mezzo del suo Collegio Araldico, in base alla Legislazione Nobiliare dell’antico Principato di Mesolcina, promulgata dalle Loro Altezze Serenissime i Principi di Mesolcina e Duchi di Alvito, riconosce al Signo Vittorio Giammaria TOMASELLI, I Visconte di Valbella, figlio del Signor Privato Cosimo TOMASELLI e della Signora Maria Teresa ALFONSO, il diritto d’uso di un proprio stemma d’arme di natura gentilizia, secondo quanto deliberato in seduta del 3 Settembre 2025 e annotato sotto il Registro n. 0202/2025. 

Le presenti armi si compongono di:​

Articolo 1º

COTTA D'ARME:

Scudo inquartato: nel I, d’oro, un drago abbattuto di verde, recante sul dorso una croce di rosso, attorno a una melagrana; accompagnato in capo da una croce dell’Ordine del Drago. Nel II d’azzurro, un’àncora d’argento. Nel III d'azzurro uno staffile d’argento. Nel IV d'oro, un drago rampante di rosso.

 

ORNAMENTI ESTERNI DELLO STEMMA:

Lo scudo è timbrato da una coronetta di Visconte del Principato di Mesolcina, la quale è sormontata da tre elmi d’argento, ornati e grigliati d’oro, foderati di rosso, con catene distintive di Nobiltà d’oro pendenti da rubini; ciascun elmo cimato da una coronetta di Visconte nel modello utilizzato in Portogallo e Spagna.

CIMIERI:

Sul primo elmo, un sestante nautico d'oro. 

Sul secondo, un ciuffo di cinque piume di struzzo, tre nere e due bianche.

Sul terzo, un libro aperto d'oro. 

 

Lambrecchini d’oro e di azzuro.

SOSTENENTI:

Lo scudo é sostenuto da due cavallucci marini d'argento, con criniere e zampe d'oro e lingue di rosso. 

Lo scudo e i sostegni sono su onde di mare, d'argento e d'azzurro. 

MOTTO: 

Sotto lo scudo, un cartiglio d’argento, la scritta in lettere maiuscole latine di nero: PER ASPERA AD ASTRA.

Vittorio Tomaselli, Visconde de Valbella, escudo.png

Articolo 2º

Le presenti Armi qui certificate potranno essere portate dal loro titolare, scolpite, dipinte, ricamate, incise, stampate, forgiate: sui suoi sigilli, anelli, timbri, palazzi, dimore, cappelle, oratori, sepolcri, carrozze e altri veicoli, e in tutti gli altri luoghi in cui è d’uso consueto, senza che per ciò subiscano alcuna restrizione da parte dei futuri Re d’Arme di questa Casa Principesca.

Stemma Principe di Mesolcina

Sua Altezza Sereníssima il Principe

D. Andrea III Gian Giacomo GONZAGA TRIVULZIO GALLI

XVIII Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg

XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero

XXI Duca d'Alvito, XX Conte-Duca d'Atina, XXV Marchese di Melzo, ecc.

Capo della Principesca e Ducale Casa 

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