Consiglio della Nobiltà del Principato di Mesolcina e del Ducato di Alvito e Stati Annessi


COLLEGIO ARALDICO
del
PRINCIPATO DI MESOLCINA, DEL DUCADO D'ALVITO E STATI ANNESSI,
della Sovrana Principesca e Ducale Casa di Trivulzio-Galli,
e delle Ordeni Dinastici della Casa Principesca e Ducale
+Divisione Araldica+
Privilegio di Concessione di Lettera d'Arme registrato con il Numero 0196/2025 in data 01 Luglio de 2025.
Sua Altezza Serenissima il Principe D. Andrea III Gonzaga Trivulzio Galli, Per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario, Custode della Fede, Principe e Duca di Mesolcina, Principe di Mesocco e del Sacro Romano Impero, Duca di Alvito, Conte-Duca di Atina, ecc., Capo della Sovrana Casa di Mesolcina, Gran Maestro degli Ordini Dinastici,
Rende noto a tutti coloro che vedranno il presente Privilegio di Lettera d'Arme che il Consiglio della Nobiltà della Serenissima Casa Principesca e Ducale di Mesolcina e Alvito, per mezzo del suo Collegio Araldico, in base alla Legislazione Nobiliare dell’antico Principato di Mesolcina, promulgata dalle Loro Altezze Serenissime i Principi di Mesolcina e Duchi di Alvito, riconosce al Signor Andre Trivulzio Galli Locatelli, figlio del Signor Marco Heinrich Schmitt e della Signora Roziane Trivulzio Galli Locatelli, il diritto d’uso di un proprio stemma d’arme di natura gentilizia, secondo quanto deliberato in seduta del 1º Luglio 2025 e annotato sotto il Registro n. 0196/2025.
Le presenti armi si compongono di:
Articolo 1º
COTTA D'ARME:
Scudo troncato di uno, partito di tre: nel I, palato d’oro e di verde (Arma dei Trivulzio); nel II, d’oro, al Sans Titre trivulziano, sormontato dalla legenda MENS UNICA; nel III, d’azzurro, a tre gigli d’oro, ordinati 2 e 1, attraversati da un bastone in banda d’argento (Arma di Francia differenziata — linea di Dreux-Beu-Galli); nel IV, di verde, a un ramo di grano d’oro legato di rosso; nel V, del Ducato d’Alvito: partito, nel 1° d’argento, al leone passante di rosso, accompagnato da due rami di verde; nel 2° d’argento, a tre bande di rosso; al capo d’oro, caricato di un’aquila spiegata di seppia, coronata del campo (Capo dell’Impero); nel VI, d’argento, al “Jesus”, ossia una croce patente racchiusa in un anello, da cui si dipartono otto raggi ondati, il tutto di rosso.
ORNAMENTI ESTERNI DELLO STEMMA:
Sopra lo scudo, un elmo d’argento con ornamenti d’oro, foderato di rosso, munito di cordonatura d’oro con pendente a forma di rubino. Sull’elmo, la coronetta di Nobiltà ereditaria. Come cimiero, la sirena dei Trivulzio.
Lambrecchini e cercine d’oro e di verde da un lato, d’argento e di rosso dall’altro
MOTTO:
Sotto lo scudo, un cartiglio d’argento recante il motto NE TE SMAY, in maiuscole latine di nero

Articolo 2º
Le presenti Armi qui certificate potranno essere portate dal loro titolare, scolpite, dipinte, ricamate, incise, stampate, forgiate: sui suoi sigilli, anelli, timbri, palazzi, dimore, cappelle, oratori, sepolcri, carrozze e altri veicoli, e in tutti gli altri luoghi in cui è d’uso consueto, senza che per ciò subiscano alcuna restrizione da parte dei futuri Re d’Arme di questa Casa Principesca.

Sua Altezza Sereníssima il Principe
D. Andrea III Gian Giacomo GONZAGA TRIVULZIO GALLI
XVIII Principe di Mesolcina-Retegno-Bettola-Dornberg
XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero
XXI Duca d'Alvito, XX Conte-Duca d'Atina, XXV Marchese di Melzo, ecc.
Capo della Principesca e Ducale Casa